venerdì, febbraio 29, 2008

Geisha: artista o cortigiana?

La geisha è al centro dell'immaginario occidentale da oltre un secolo.
Alle sue origini, la geisha era l'esponente di spicco della cultura alternativa, confidente degli uomini più importanti del paese, parte essenziale per il funzionamento della nazione.





Nonostante tutto questo, gli occidentali pensano spesso alla geisha come a una prostituta.
La geisha è l'aristocrazia del mizu shoubai. Ma non è una prostituta. Se fornisce prestazioni sessuali, lo fa a sua discrezione o come parte di una relazione duratura. Il suo lavoro è vendere un sogno - fatto di sontuosità, romanticismo, esclusività - ai più ricchi e potenti uomini del Giappone: politici, uomini d'affari e yakuza.

Un mondo tanto potente... quanto fragile.

martedì, febbraio 26, 2008

Appartenenza





Ogni individuo che frequenta il nostro mondo, che ha pulsioni definite particolari dai più, si è creato nella propria intimità un'idea propria di questa parola: APPARTENENZA.
Il rapporto Master/slave, è sempre un rapporto biunivoco nel quale ogni "protagonista" ricerca il soddisfacimento delle proprie necessità e dei propri desideri.
La necessità di una guida di un "Dom" per una sub non è altro che la necessità per un Master di guidare.
La sub sceglie di essere guidata in un rapporto di sottomissione da un Dom autorevole.





E... dentro la parola autorevole ci sta il mondo.
Si... perchè in questa parola è racchiuso tutto ciò che rappresenta un prerequisito dell'inizio di un rapporto.
Il desiderio di sottomissione da un punto di vista emozionale deve fare necessariamente i conti con il timore della delusione; il dono della sottomissione è totale e necessita di stima, di rispetto e di fiducia.
Tutto questo passa quasi esclusivamente attraverso la comunicazione, verbale o non verbale che sia, ma prima di tutto, dalla voglia di mettere in gioco se stessi in una condivisione di intenti che sia limpida e pulita.

lunedì, febbraio 04, 2008

Il temporale

Hai deciso di volare
sui picchi e scendere sulle vallate,
hai giustificato i tuoi fermi
planando sul mare
aspettando che il temporale si sfogasse in vetta
pensando di avere poi le idee più chiare sulle tue mete


Hai guardato poi il sole sorridendo
senza accorgerti di come, nel frattempo
le correnti si sono assestate sotto di te
spingendo in basso il buio degli abissi perchè tu non lo potessi vedere.