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venerdì, settembre 12, 2003

Settembre



Tante volte ci siamo parlati in due anni, in chat o al cellulare, ma non ti ho mai visto. So, dentro di me, che non importa. Mi agita molto di più l’impressione che io farò a te
Mi viene da ridere… mentre mi chiedo: “Fuggirai ancora?”.
Le tue parole giungono a me come conosciute, come sentite mille volte e mai banali. Le mie reazioni non sono consuete… mi stupisco di me stessa.
Il tuo modo è imprevedibile come sempre, ma non mi sorprendi.
Lo so e mi piace.
Mi piace il tuo modo di rendere intimo un istante… e come fermi il mondo, in un attimo, colorandolo dell’assoluta normalità.
Mi piace quel tuo lasciarmi andare, senza tentativi che come tu ben sai avrebbero reso “normale” la situazione, permettendomi una consuetudine che non c’è stata.
Ho sempre pensato che basta sapersi guardare negli occhi per conoscersi meglio.
Basta avere il coraggio di interpretare un sorriso che accompagna una frase.
Ma quanto è difficile…
Sorrido… hai saputo stupirmi ancora una volta.

sabato, settembre 14, 2002

Le cose dette, le cose fatte...


Tante volte ricordavamo di averle dette prima, eppure erano nuove e conosciute insieme.


Una sensazione particolare che può venire solamente dopo tante ore in cui ci siamo innamorati senza vederci, ma sapendo che comunque non c’erano limiti, che eravamo entrambi reali e prima o poi ci saremmo visti.


Ricordo la prima volta che ti ho abbracciato e mi hai premuto forte la punta delle dita sulla schiena…e ti ho detto “le impronte..”, ricordando che me lo avevi fatto a parole, in una delle nostre lunghe notti.


Oppure l’emozione intensa di quando mi hai detto di nuovo “porgimi i polsi” e sapere che stavolta è reale…



2002