venerdì, dicembre 07, 2007

A quattro mani





"7... Grazie Signore"
La tua voce è quasi un sussurro.
"8... Grazie Signore"
No, non è per il dolore.
"9... Grazie Signore"
Ti afferri al tavolo con rabbia.
"10... Grazie Signore"


Sei la prima a cui permetto di chiamarmi Signore.
Per tutte le altre, solo Padrone.
Accondiscendente sulla mente che inizio a governare.
Ma indignato del tuo lento adeguarti ai termini che desidero.

Il corpo scosso, come un purosangue alla partenza.
Il tuo corpo e la mia voce.


Non lo sopporti di sentirti piegata e di godere di questo.
Sei nelle mie mani, come tu stessa hai scelto e voluto.

Nuda.
Esposta.
Governata.

Anche quando le corde fermano il tuo corpo e la tua mente,
è la mia voce che si fa strada fra i sensi allertati.
Il resto non esiste... più.

La benda ti dona il buio,
La pelle sensibile, i pensieri perversi.
E le gocce blu, baci di fuoco.

Ti sei lasciata imbrigliare e forgiare,
dalla mia mente e dalle mie mani,
dissetandoti di ogni singolo accento.


Come un direttore d’orchestra ho suonato il tuo corpo
e musicato la tua anima.
Scossa come un’arpa che melodiosa affascina con note languide.
Vibrante come un violino che miagola lascivo.
Libera come un flauto che armonizza l’orgasmo.

La mia troia, la mia carne da gioco.
Il mio metallo da forgiare.

Felice hai sorriso al mio abbraccio,
realizzando quanto io possa giocare con il tuo pensiero.
Non solo con il tuo corpo.

Tokio
SetaNera

2 commenti:

Tokio ha detto...

Ora sai.

Tokio

spt ha detto...

Intima, vissuta, bella.
spt